Forme nobili_ Intervista di Domizia Dalia

Forme Nobili-tes

Forme Nobili_ Articolo Stampa Reggiana, Novembre 2015

“Nella sua abitazione in stile razionalista a Bregnano, a pochi chilometri da Como, ho incontrato il “capitano coraggioso” –
come la critica lo descrive – Lino Sabattini, pietra miliare del design italiano.”

di Domizia Dalia

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Modern Originals: At Home with MidCentury European Designers

Un nuovo libro per la  fotografa Leslie Williamson: “Modern Originals: At Home With Midcentury European Designers“: uno sguardo intimo nelle case e  negli studi di alcuni dei designer più noti d’Europa, tra cui Le Corbusier, Alvar Aalto , Carlo Mollino, Gae Aulenti e Finn Juhl, accanto a nomi meno noti come Roland Rainer, Joseph Nemec e Renaat Braem. Tra loro anche Lino Sabattini. Quest’ultima opera di Leslie segue il primo libro, “Handcrafted Modern: At Home With Midcentury Designers” (Rizzoli, 2010). Entrambi i titoli sono parte di un progetto più ampio iniziato dalla fotografa quasi 10 anni fa. “Ho fatto un elenco delle case di tutti gli architetti e designer che desideravo visitare nella mia vita”, spiega. “Sono sempre stato un fan del design, ed ero curiosa di vedere come queste persone – a cui amo ispirarmi – vivano.”

Photographer Leslie Williamson’s new book “Modern Originals: At Home With Midcentury European Designers” offers an intimate look at the homes and studios of some of Europe’s most known designers, including Le Corbusier, Alvar Aalto, Carlo Mollino, Gae Aulenti and Finn Juhl, alongside lesser known names like Roland Rainer, Joseph Nemec and Renaat Braem. Among those Lino Sabattini. This work follows the path of Williamson’s first book, “Handcrafted Modern: At Home With Midcentury Designers” (Rizzoli, 2010). Both titles are part of a larger project Williamson began almost 10 years ago. “I made a dream list of the homes of all the architects and designers I wanted to visit in my lifetime”, she explains “I’ve always been a fan of design, and I was curious to see how these people — whose work I love and am inspired by — lived themselves.”

Fonte Rizzoli Usa

 

Reflets d’amitie’_

Sull’argento, simbolo di lusso e di eleganza, si è fondata la produzione Christofle fin dalla sua nascita nel 1830.

Nel 2008, presso la Triennale di Milano, in occasione del Salone del Mobile, Christofle ha voluto raccontare un punto focale della sua storia cioè lo straordinario incontro con Gio Ponti, e il percorso creativo  che ha dato vita ai pezzi in argento disegnati tra il 1925 ed il 1978, alcuni dei quali messi in produzione solamente in occasione di questa importante mostra.

Una collezione di oggetti di grande impatto visivo ed emotivo, per lo più sconosciuti al grande pubblico, comunque chiave di lettura di un’impresa da sempre votata alla modernità, all’innovazione e al futuro.

Attraverso queste eccezionali riedizioni, l’esposizione della Triennale ripercorre l’arte e lo stile di Ponti nel corso di tre momenti emblematici della sua opera, ponendo l’accento sul fecondo rapporto creativo e sulle affinità tra tre figure chiave : Gio Ponti, Tony Bouilhet, allora proprietario e direttore della Christofle, e il giovane orafo italiano Lino Sabattini.

« Reflets d’Amitié », la mostra simbolo di una straordinaria collaborazione creativa tra Parigi e Milano.

Per Lino questa e’ l’importante occasione per mostrare finalmente al pubblico i magnifici esemplari frutto della collaborazione con Ponti e Christofle. Oggetti meravigliosi che all’epoca risultarono “troppo moderni”.

Leggi la cartella stampa: Reflets d’amitie_cartella stampa_Ponti-Sabattini

a cura di:
Brigitte Fitoussi_Art Director di Christofle
Sophie Bouilhet Dumas_Curatrice del progetto Christofle – Ponti, membro della famiglia Bouilhet-Christofle e pronipote di Gio Ponti
Salvatore Licitra_Archivista e curatore della mostra alla Triennale. Artista e nipote di Gio Ponti
Italo Lupi_Responsabile di entrambi la scenografia e la grafica della mostra alla Triennale
Lino Sabattini_Consulente per il progetto Christofle – Ponti 2008. Orafo indipendente
Testi_Lisa Ponti- Brigitte Fitoussi – Sophie Bouilhet Dumas

Parole di Lino_

Nel 2013 viene pubblicato da Skira:

Filippo Alison_Un viaggio tra le forme

“Questo libro raccoglie frammenti ed esperienze del percorso professionale, scientifico e didattico di Filippo Alison, come ama definirlo Rodrigo Rodriquez “un Maestro per i Maestri”: celeberrima la collezione da lui curata per Cassina che annovera, fra gli altri, Le Corbusier, Wright, Mackintosh, Asplund e Rietveld.

Tanti, nel volume, i fotogrammi delle tappe di un viaggio che è umano e culturale: Domenico De Masi, François Burkhardt e Renato de Fusco ne restituiscono il profilo attraverso le sue varie sfaccettature; Nicola Flora, Paolo Giardiello e Gennaro Postiglione tratteggiano il suo impegno di architetto, designer e docente. Le testimonianze dei “compagni di viaggio” si aggiungono alla preziosa raccolta di disegni, schizzi, fotografie e documenti che ripercorrono le tappe principali di una carriera ricca di riconoscimenti e di consensi.”

 

Poiche’ amici di lunga data, anche a Lino viene chiesto di lasciare un frammento, un ricordo su Filippo. Ci ha commosso sentire le parole di Lino, l’entusiasmo e la semplicita’ nel raccontare un bellissimo rapporto d’amicizia che ha permesso di lasciare il segno nella storia del design Italiano.

E vogliamo condividerle con voi:

“Lo splendido rapporto con Filippo Alison nasce all’inizio degli anni 80, e parte con una collaborazione professionale durante il periodo in cui lavorava come consulente artistico per la ditta Cassina. La scintilla che ha innescato l’evolversi della nostra interazione e’ stata l’opportunita’ di lavorare a stretto contatto in un progetto per la riedizione della tavola e gli oggetti di Charles Rennie Mackintosh. Una sfida affascinante, in cui fin da subito si e’ innescato un meccanismo sinergico tra me ed Alison: due persone differenti ma assolutamente complementari, curiose di apprendere l’uno dall’altro. E’ stato un periodo di lavoro frenetico e intenso: ricordo il nostro viaggio insieme a Glasgow, dove abbiamo potuto analizzare le opere e i disegni del Maestro, quindi la dedizione alla realizzazione dei pezzi. Alison era concentrato sulla realizzazione dei mobili, io delle stoviglie e tutti gli accessori in metallo. Un progetto davvero complesso ma estremamente gratificante: infatti lavoravamo nel rispetto dei disegni originali, ma al tempo stesso tutto veniva reso piu’ attuale e contemporaneo, attraverso l’utilizzo di materiali moderni e metodi di lavorazione differenti. Gli originali erano infatti di rame battuto a mano, spesso non completi: ad esempio ricordo un set da tavola in cui era presente solo cucchiaio e forchetta, oppure la trasformazione dei candelieri da legno a metallo. Inoltre, abbiamo realizzato anche tutta la parte della biancheria a corredo della tavola, cosi’ come era stata disegnata dalla moglie di Mackintosh.

Il rapporto professionale si e’ spontaneamente trasformato in una bellissima amicizia: solevamo farci visita molto spesso tra Milano e Napoli, soggiornando sempre l’uno presso la residenza dell’altro. E poiche’ Alison e’ sempre stato una persona molto attiva, e’ capitato che durante uno dei mie viaggi lo abbia trovato impegnatissimo nel suo lavoro di Rettore dell’Universita di Napoli, tanto da non volersi interrompere. Infatti, e’ stato un po’ strano andare in quei giorni al mare accompagnando sua moglie e sua figlia, ma senza di lui.

Il suo forte legame alle tradizioni napoletane poi, e’ stato da ispirazione per un altro progetto insieme: la caffettiera Filumena, che abbiamo realizzato sempre durante gli anni 80, rappresenta perfettamente l’attenzione di Filippo verso un vero e proprio rito della citta’.  In tutto quello che abbiamo fatto, progettato, o anche semplicemente pensato, ci siamo vicendevolmente arricchiti con qualche nuovo spunto; come quando abbiamo deciso di recarci negli Stati Uniti per studiare le opere di Frank Wright.

Sono sempre rimasto affascinato dalla cultura e dall’intelligenza di Alison: ho costantemente cercato di imparare da lui, dal suo modo di lavorare molto preciso e meticoloso. Mi piace pensare ancora oggi che ho la fortuna di avere un amico fidato che al tempo stesso posso definire “il mio professore”.”

 

Filippo Alison_Un viaggio tra le forme

Skira Editore

A cura di Santoro Maura

Anno 2013

 

Lino Sabattini_Film

50 Minuti di vita e design_the movie

Un film-documentario, piacevole e intelligente, firmato da Gianluca Migliarotti e Porzia Bergamasco.

Vincitore del 29th Asolo Art Film Festival_Miglior film sul design

La storia di Lino Sabattini – artigiano, argentiere e designer – è una storia di incontri e belle avventure professionali, ma anche di scontri e scelte solitarie. Una storia tutta riassunta in oggetti, libri, riviste, stampe, quadri – suoi e delle persone con cui ha lavorato o semplicemente ammirato e alle quali si è ispirato – che tratteggiano il racconto di mezzo secolo di artisti, designer, aziende illuminate.

Il documentario ripercorre attraverso i suoi ricordi, con la spontaneità e l’immediatezza che lo contraddistinguono, il percorso professionale iniziato in una bottega per la lavorazione del metallo a Blevio sul lago di Como, durante la seconda guerra mondiale, dove scopre la sua passione per quel materiale. Divisa poi con il vetro e la ceramica. “La mia fortuna è stata quella di essere nato artigiano, avevo l’abilità del fare. Ho potuto interpretare le visioni di altri e realizzare le mie”, riassume così in poche parole il senso della sua vita.

testo di Porzia Bergamasco

Lino Sabattini
ITA, 50’
Regia/direction by_Gianluca Migliarotti
Ricerca storica e interviste/search history and interviews_Porzia Bergamasco
Fotografia/photography_Pierluigi Laffi, Stefano Pozzi
Montaggio/editing_Luca Trivulzio
Musiche originali/original music_Sandro Cerino
Produzione: Kid Dandy Production, 2010

Il dvd del film è in vendita a Milano presso: Hoepli, Libreria degli Atellani, L’Archivolto, 10 Corso Como, Video Brera.

www.linosabattinithemovie.com

A proposito del Film:

Abitare 

Elle Decor

Draft 

Architetti.com

Le visioni di Lino Sabattini _ Mostra

Salone del mobile 2013

Le visioni di Lino Sabattini _ maestria e genio nel mestiere d’arte

La mostra di Lino Sabattini, realizzata in collaborazione con la Galleria Paloma, si inserisce nel contesto delle numerose iniziative promosse dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte a Milano, con il supporto di Vacheron Constantin, per l’edizione 2013 delle Giornate Europee dei Mestieri d’Arte.

Per la prima volta a Milano una mostra che celebra e svela al grande pubblico l’artista, argentiere e designer: uno dei maggiori maestri d’arte lombardi, ben noto agli studiosi e appassionati di design. Un’opportunità unica per scoprire e ammirare prototipi, bozzetti di ricerca, disegni che raccontano nascita e realizzazione di un campione rappresentativo della vasta ricerca di Lino Sabattini, all’insegna dell’eccellenza e di una visionaria modernità.

http://giornatedeimestieridarte.it/le-visioni-di-lino-sabattini/

a cura di/curated by_Daniele Lorenzon

coordinamento generale/general coordination_Alberto Cavalli Alessandra de Nitto

con la collaborazione di/with the collaboration of_Federica Cavriana Francesca Sammartino

progetto espositivo/exhibition project_Daniele Lorenzon

produzione allestimento/exhibition production_Studio Metria

testi/texts_Alessandra de Nitto

fotografie/photographs_Emanuele Zamponi

progetto grafico/graphic design_Studio Loveeman

traduzioni/translations_Giovanna Marchello

si ringrazia/special thanks to_Gisella Alfieri Sabattini

Visulizza la brochure della mostra: Brochure mostra Sabattini

 

Parole su Lino_ Intervista

Fuori dal Comune_Articolo Case da Abitare 20/12/2011

“A vent’anni dirigeva una fabbrica, a trenta incantava Gio Ponti, ora ne ha 86 e continua a creare. Non ama il calcio. Mai portato i jeans…”

Articolo Case da Abitare 20/12/2011

Visualizza articolo: 201201Case_Da_Abitare