Gio’ Ponti

Sono gli “argenti” di Lino Sabattini, “pezzi impeccabili proposti alla soddisfazione del mio sguardo esigente ed alle esigenze del mio giudizio”.

Threse are the “silvers” of Lino Sabattini, “Impeccable pieces giving satisfaction to my critical eye and the demands made by my judgment”.

Gio’ Ponti 

“Seguo da molti anni il lavoro di Sabattini e ne ammiro la coerenza, rara, che le immagini di questo bel volume, coerenti esse pure a questi pezzi impeccabili, ripropongono alla soddisfazione de mio sguardo esigente, ed alle esigenze del mio giudizio, pertinente alla virtù delle essenzialità lineare, della limpidezza di questi oggetti, di una fantasia di forme esatte, pertinenti, giuste, ma di tale venustà, che di tutti questi pezzi totalmente al servizio di una precisa utiità senza margini e pensieri vezzosi fanno uno per uno degli oggetti che «servono anche per guardarli». Non saprei esprimere diversamente il mio elogio, se non evocando per ciascuno le parole di Mies «less is more», E poiché io sono fatto cosi, seguo con l’immaginazione il pensiero-lavoro, sapientissimo e pur fresco e limpido di Sabattini: ora taglio così, poi piego così, anche assottiglio così, e godo. Un lavoro di pensieri prenatali e poi d’espressioni della materia, che egli non corrompe mai nelle forme. E poiché io adoro le collezioni, ma non le faccio, mi immagino d’esser di fianco a chi guarda queste immagini per dirgli, compra questo pezzo, poi quest’altro e quest’altro ancora – e magari tutti -perché queste opere sono pensieri oggettivati che significano molto, e, quasi tutte, i valori coi quali si presenta degnamente l’epoca nostra.”